TRENTO  
venerdì 25 febbraio 2000, S. Romeo  
   
Il microchip "made in Trento"
I felici traguardi tecnologici
di NeuriCam, figlia dell'Irst
LA CITTA' E LA RICERCA

di Alessandro Dell'Aira

TRENTO. Ieri mattina a Palazzo Geremia è stata festeggiata una festa di compleanno. Presenti al tavolo, Massimo Egidi, rettore dell'Università di Trento, il sindaco Pacher, Diego Schelfi, vicepresidente dell'Istituto Trentino di Cultura, Enrico Zobele, presidente Industriali.
Ancora: Oliviero Stock, presidente dell'Istituto Trentino per la Ricerca Scientifica e Tecnologica, e in rappresentanza della NeuriCam il suo presidente Alvise Sartori.
In sala, con altre autorità, il presidente della provincia Lorenzo Dellai, il quale si è complimentato con Sartori per il raggiungimento di un obiettivo di cui Bruno Kessler, ha detto senza nominarlo, sarebbe certamente stato orgoglioso.
Quello della trentina NeuriCam (
www.neuricam.com) è un felice esempio di "spin-off" della ricerca verso l'impresa: un rapporto di collaborazione qualificato che crea nuove aziende e nuova ricchezza.
La NeuriCam è stata fondata nel 1998 da un gruppo di ricercatori dell'ITC/IRST di Trento. Le sue attività consistono nella progettazione, nel collaudo e nella commercializzazione di circuiti integrati ad elevata scala di integrazione e di sistemi innovativi per l'elettronica industriale e scientifica, che si avvalgono di sensori ottici intelligenti e di processori paralleli. La sua specialità è l'integrazione di sistemi completi su un unico chip, con evidenti vantaggi di miniaturizzazione della macchina e di efficacia del procedimento, ad esempio nel controllo di un prodotto in tempo reale (non è solo un esempio, è un servizio già contrattato: la verifica della tenuta delle confezioni di gelati di una ditta del Nord est). La Società opera anche ad Amaro di Udine, dove ha sede la società partner Eurotech, e intrattiene rapporti di ricerca e di scambio con l'ITC, l'IRST, vari istituti e dipartimenti universitari di Trento e di Verona, e soprattutto con L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
I dati presentati al pubblico sull'andamento della società sono più che soddisfacenti e confermano il valore della strategia generale della NeuriCam, che mira alla crescita controllata ma veloce e alla continua innovazione del prodotto. Sono stati già acquisiti alcuni clienti chiave, che garantiscono una buona continuità e ottime referenze.
Franco de Battaglia ha tracciato le linee essenziali di questa storia trentina che nasce sui banchi di scuola: la passione di Alvise Sartori, Gianpietro Tecchiolli e Alessandro Zorat, i tre cavalieri NeuriCam, per l'inglese e la tecnologia. Oggi si tratta di requisiti di base, ma una volta non era così e la sfida di ieri ormai si intreccia con ambienti di prestigio. I tre cavalieri non hanno mai temuto il confronto e l'emulazione con il modello di partenza: la famosa Silicon Valley degli Usa. Venti anni di investimenti a lunga scadenza, facendo tesoro degli insegnamenti di Stringa, promotore degli studi trentini sull'intelligenza artificiale, nonché di un principio fondamentale caro a Eisenberg: quello che scienza è scambio, ricambio, conversazione. Un intreccio di risorse, con qualche delusione inevitabile, ma senza rancori da covare, con l'orgoglio delle alternative cercate e trovate. Il sindaco Pacher, in modo semplice, ha manifestato il suo apprezzamento per questo aprirsi alla globalità dell'imprenditoria trentina, in un modo che si propone, anzi si impone di non snaturare il territorio. Un bel calcio alla depressione, non certo per gonfiare il petto. Dobbiamo preoccuparci di Trento, ha detto Pacher, nel senso che dobbiamo occuparci per tempo del suo presente e del suo futuro. Tutte le carte buone vanno giocate, e chi vuole accodarsi lo faccia. Il rettore Massimo Egidi ha chiarito anzitutto cosa vuol dire "spin-off": trasferimento di tecnologie e intelligenze, di risorse di ogni tipo, in modo che vengano messi in rete e fruttino. Certo, esistono ancora dei vincoli amministrativi a proposito di diritti, incompatibilità, illegittimità formali, ma occorre fare uno sforzo di interpretazione delle norme in attesa che esse vengano adeguate e, si spera, riscritte.
Dopo il brillante intervento di Sartori, presidente della NeuriCam, de Battaglia ha coordinato il dibattito, cui hanno preso parte Diego Schelfi, vicepresidente dell'ITC, Paolo Spagni, Direttore Generale del dipartimento Industria della PAT, Enrico Zobele, presidente dell'Associazione Industriali, Oliviero Stock, presidente dell'IRST. La soddisfazione di Stock per gli esiti dell'impresa NeuriCam ha dato all'atmosfera l'ultimo tocco di serenità, oltre che di ottimismo.
Gli investimenti della ricerca trentina sull'impresa trentina cominciano a dare frutti opulenti, e soprattutto non effimeri.




Il ricercatore Alvise Sartori presidente di NeuriCam
e alcuni momenti dell'incontro a Palazzo Geremia




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