Cerca
  il titolo
 

 

 Cerca la
 località
 

 

 Scegli
 il segno
 

 

 Messaggio  
 PIAZZA AFFARI  METEO  OROSCOPO
 SMS
giovedì 26
luglio 2001
 
 


 Commenti
 Primo piano
     
   CRONACHE
   Trento
   Lavis Rotaliana
   Rovereto  Vallagarina
   Riva Arco
   Pergine
   Valsugana  Primiero
   Val di Fiemme
 Val di Fassa
   Val Giudicarie
 Val Rendena
   Val di Non
 Val di Sole
     
   SPORT
     
   SOCIETA'
   Economia
   Lettere
   Cultura
   Spettacoli
   Agenda
     
   SETTIMANALI
   Agricoltura
   Arte & mostre
   Auto & motori
   Bambini
 
& ragazzi
   Internet
   Libri & idee
   Montagna
 
& natura
   Plata ladins
   Sapori
 
& alimenti
   Scommesse
   Università
 
& ricerca
     
   I NOMI DI OGGI
     


  KwSport
     Cerca la squadra


  Katalogo

 

Cerca sulla rete
In Katalogo
Nel web
 
 CULTURA
 
Libri. Il racconto di una vita. Paradossale

Il mondo? Agli imbecilli
La positiva filosofia di Corrado Daldoss
Azienda, moglie bolzanina, casa a Cirè



di Alessandro Dell'Aira

 



 



Filosofo, non sappiamo, ma imbecille, padron Corrado Daldoss, si vanta di esserlo stato e di esserlo ancora. Questo è certo. Perché però continua a darsi dell'imbecille a gran voce, e per iscritto? Per vezzo? O per affermare un paradosso? Di sicuro, lo fa per lanciare un messaggio di imbecillità forte. Come a dire: tutti quelli che come me si sentono invasati dall'entusiasmo per i sani principi, passano per imbecilli, e allora auguro a tutti, amici e nemici, di essere tanto imbecilli nella vita almeno quanto lo sono stato io. E per ribadire il concetto, ha scritto un quasi manifesto: "Filosofia dell'imbecille" (Curcu & Genovese, 148 pagine, 24mila lire).

-----------------------------------------


Andiamo per gradi. Secondo Daldoss, vi sono imbecilli positivi e imbecilli negativi. Padron Corrado, in base alla sua tabella, è un imbecille negativo. Chi sono gli imbecilli negativi? Citiamo da pagina 144: "Quelli che oggi, consci delle difficoltà a cui vanno incontro, hanno ancora il coraggio di esercitare quei sani principi che una volta ci insegnavano i nostri genitori". Chi sono gli imbecilli positivi? E' un po' meno immediato comprenderlo, ma ci si arriva. E' certo che si tratta del contrario degli imbecilli negativi, altrimenti definiti inflessibili, rigorosi, fedeli, mentre i positivi sono gli imbecilli ultracompromessi, arrivisti dichiarati, pressappochisti, ad alto rischio di inefficacia, forgiati dagli imbecilli senza qualità che usano i mezzi di comunicazione di massa per ricercare (citiamo dalla stessa pagina) "le debolezze umane al solo scopo di raccattare denaro per sfornare un'inquietante quantità di imbecilli positivi".

Corrado Daldoss non è uno scrittore di professione. Nessun problema: è uno scrittore efficace. Ha cominciato nel 1943 come fresatore alla Caproni di Gardolo, dopo aver lavorato allo stabilimento milanese Caproni di Taliedo. Con un compito preciso: alloggiare i grilletti delle mitragliatrici di bordo sulle cloche dei nostri caccia CR42. Quattromila ricambi per una cinquantina di aerei da combattimento, fuori produzione. A guerra ormai sicuramente persa: un'assurdità. Il ragazzo piantò la Caproni e se ne andò a Piné, ci rimise due mesi di paga che non ritirò mai e appena possibile, con l'aiuto del padre Tranquillo, inaugurò una fabbrichetta:"Officina lavorazioni meccaniche generiche", con cinque macchine e senza mitragliatrici. Riconvertito alla vita pacifica. Dai ferri da stiro agli argani, alle betoniere e alle maltiere progettate in casa. E sempre a chiedersi: "Sono normale o imbecille?". Corrado incontra la sua Dolly, va a trovarla da Trento a Bolzano tutte le domeniche, in bicicletta. La sposa nell'estate del'46, si motorizza ma non compra la nuova Topolino amaranto. La benzina è rincarata, meglio una vecchia Balilla nera, di seconda mano, a tre marce. Paperon de' Paperoni docet: i grandi imperi nascono dai depositi. Pane, amore, old economy e soldi da parte.
Dalle maltiere agli ascensori. Un passo non breve, e tempi più lunghi di quelli che oggi siamo disposti a misurare con l'orologio dell'imbecillità positiva. Nel 1971, venticinque anni dopo l'acquisto della Balilla usata, nasce a Trento la "Daldoss Elevetronic", in via Muredei. Dopo la crisi seguita agli anni del boom, questa volta è la sparata di un amico di famiglia a riconvertire la produzione. Azienda di famiglia, consiglieri di famiglia. Ascensori, why not, perché no? Capitano Daldoss si prepara a varcare gli oceani, senza cannoni puntati, anzi con molta perplessità per il fumo convogliato negli occhi dei coraggiosi dai pirati di turno, a ogni latitudine e longitudine. Nascono i primi Daldoss Microlift made in Trentino, della categoria dei montacarichi "dumbwaiters": alla lettera "camerieri muti", servitori meccanici ai piani di alberghi, ristoranti, uffici, aziende, comunità. E poi le centraline elettroniche di comando, con ombre e luci, alti e bassi continui. Come negli ascensori.

Oggi, a Ciré di Pergine, la torre di collaudo della Elevetronic domina la superstrada della Valsugana. Fermiamoci qui, sarebbe troppo lungo seguire Corrado Daldoss in questo suo trionfo di imbecillità. La ditta è passata ai figli Luca e Carlo, con successo. Il papà, che nella vita ha voluto fare di tutto, oggi è in pensione e ama il suo tempo libero, da spendere in piena libertà. Ricordando una cosa: che "il denaro è una cosa che piace a tutti, e come tutte le cose che piacciono, fa male". Come ben sapeva quel nero del Sud Africa, dipendente del suo amico Jack, che appena riceveva "un meritato riconoscimento in denaro diventava così felice, da ritornare al lavoro soltanto quando aveva terminato i soldi". A conti fatti, filosoficamente parlando, e secondo la tabella di Daldoss, quell'uomo era un imbecille negativo a diciotto carati, come padron Corrado. Filosofo certamente no, ma così legato ai sani principi paterni e materni, da ritenersi padrone di se stesso.



 




 
Vivoscuola
 
HOME
Tin