LE LETTERE  
venerdì 24 settembre 1999, S. Pacifico  
   
TRENTINO ON THE WEB
Bill Gates e la mamma

Probovirus

C'è un sito trentino per l'informatica sostenibile, gestito dal GIT (Gruppo Insegnanti per la Teledidattica):
http://www.linuxtrento.m8.com/. È dedicato al sistema Linux, multiuso, aperto, spartano, efficacissimo, libero (in gergo: free, gratuito, ma libero suona meglio). E' un contributo di buon senso all'apprendimento, all'uso accorto delle risorse e allo sviluppo a misura umana. Di che si tratta? In breve: chi con una mano fabbrica macchine, con l'altra mette sul mercato programmi sempre più facili e potenti, però cari e assetati di memoria e velocità.Ma la velocità non risiede nel programma, dipende dalla configurazione della macchina, sicché questa, al più presto e non prima o poi, va cambiata. Come dire: per mettere un nuovo clip all'occhiello compro un altro cappotto. Il gioco è fatto: a Natale o al primo anniversario si rinnova il computer di casa. Oppure a scuola si aggiorna il laboratorio di informatica e si accantonano macchine «vecchie». Lo stesso accade negli uffici, con precedenza su altri investimenti, e in assenza della didattica si invoca l'efficienza. E pure nelle aziende: dopo l'analisi costi/benefici, per una questione d'immagine si sostituisce prima la macchina del capo, poi, a cascata, la macchina di chi conta di più, e cioè di chi (lui o lei) sa vendere meglio l'immagine propria, non quella dell'azienda. Il computer, come l'auto, funge da simbolo di status anche per l'azienda, e non da ferro del mestiere. E questo è risaputo.
Non è risaputo, invece, che ci sono scuole e aziende anche trentine che si stanno attrezzando sul versante dell'informatica sostenibile. Due esempi, tra i molti che si potrebbero fare: il liceo «Leonardo Da Vinci» di Trento e la Cooperativa «Arti e Mestieri» di Rovereto. Nel primo caso un vecchio e ancora splendente PC, detto Frankestein, equipaggiato con Linux, fa da splendido server di servizio anziché da pensionato baby. Nel secondo caso, una cooperativa sociale di in e reinserimento nel mondo del lavoro usa il computer con logica antica: i soci sanno che la «padronanza», intesa come proprietà e dominio dello strumento, è indispensabile per la crescita delle conoscenze, delle abilità e della reputazione della cooperativa.
Detto questo non ci sarebbe da aggiungere altro se non che l'informatica è cultura, e dunque la si può fare anche in scarpe da tennis. C'è chi non è d'accordo, ed è giusto. La cultura, come l'informatica e l'enigmistica, fa parte della vita, e la vita è un cimento continuo. Sbagliare è umano, tentare conviene, provare non nuoce. Morale: provaci ancora, Sam. Anche se Bill Gates, come la mamma della fidanzata, non vuole. O almeno, così si pensa, si dice e si canta.



GIT-Linux Trento

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