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Senti caro la nostra canzone  





 













«Amado mío»,
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proboVirus



QUANDO la rete era un attrezzo da pesca, Rita Hayworth era la regina delle sirene e proboVirus correva da lei alla Sala Broadway. Una volta, quando meno se l'aspettava, se l'era trovata davanti sul portone di casa.




 
 
Se Gilda ha smesso di fumare il motivo è RealAudio.
Please refresh, per i miracoli siamo in trattativa.

Volete smettere di fumare? RealAudio.
 




Così almeno gli sembrò, era una notte di nebbia sottile, una di quelle non del tutto buie e per nulla tempestose, lui era solo e zigzagava a tutta birra sul marciapiedi con le chiavi in mano, più intasato di un elefante indiano con l'asiatica, quasi come la Tin alle sei del pomeriggio di un sabato del villaggio italico globale. Lei, Gilda, strinse gli occhi, sorrise, la chioma ondeggiò forza sette e la sua voce di sirena cantò: «Amado mio, sono venuta a ringraziarla, senta-caro-la-nostra-canzone, altro che Casablanca, ora però sono stanca e vado a dormire, spero di rivederla presto».



Da allora non si sono visti più. La Sala Broadway era il cinema del quartiere, un purgatorio come tanti, né vecchio né nuovo, un perfetto luogo comune. ProboVirus dice di odiare i luoghi comuni ma è chiaro come la Paramount che si contraddice e ci casca sempre dentro a piedi uniti. Sicché continua a perdersi dietro alla voce, ai fianchi e ai capelli di Rita Hayworth, come ai tempi di Gilda e della Sala Broadway. E ogni volta che può torna ragazzo, di preferenza mentre si sbarba, il bagno è cieco ma fuori c'è il sole radente, lo specchio è pieno di brame e lui a bocca chiusa pensa a lei e le canta una canzone, una serenata, di chi sarà, di Strauss, Richard? Johann? Il padre o il figlio, o il fratello, o il pronipote, gli Strauss sono tanti, milioni, senti-Strauss-la-nostra-canzone, e non è certo neppure che l'abbia scritta Strauss, uno a caso. E' una serenata alla crema, alla menta e all'aftershave per una che non dorme affatto e fa la Bella Addormentata (il Bosco, in questo caso, è il giardino di proboVirus, finto inglese con collinetta di vera terra italiana riportata, nanetti scrostati e palme in pvc).


     


Niente da fare, la Gilda dei suoi sogni non lo fila. Ok, never mind, lui il modem ce l'ha e il modo lo troverà, un modo nuovo per farle una serenata. Quale? La rete, of course, la vecchia rete, infallibile attrezzo da pesca. Compra una scatola di cookies e corre all'ospizio da lei,
http://starscomeout.com/lobby.html , sito per divi immortali ma non troppo. Amado mio, gli fa Gilda sul portale quando lo vede, grazie dei cookies, fra tutti gli altri li ho riconosciuti, lo sa che lei è più figo di Glenn Ford, il mio Johnny? Però non è scattante come lui, cambi il suo modem a carbone, prego. Ma come Gilda, fa lui, appena comprato? Oggi stesso, mio caro, adesso, adesso, tra la merla e San Valentino, sono stufa di questi intasamenti. Faccia il contratto subito e pagherà solo centocinquantamila al mese, pay it again, amado mio, senza rancore, o addio per sempre.
Ok ok, e che maniere, e che cara la nostra canzone, pensa proboVirus e si tasta la credit card, squattrinato e felice come un ragazzo.